Maurizio Biancani Nerozzi

Qualche settimana fa è uscita la mia intervista – sotto forma di articolo – con Francesco Brusco del ‘Manifesto’, dedicata alla rilavorazione dell’album “Va bene, va bene così” di Vasco. Il 1983 è stato un anno che ha cambiato il corso della storia del rocker italiano e io, insieme a Guido Elmi, abbiamo capito che era arrivato il momento giusto per registrare il primo disco dal vivo di Vasco.

Tre sono i concerti che sono stati registrati live: Cantù, San Giovanni Lupatoto e Bologna. Da questi venne fuori un disco che nel 1984 sarebbe diventato il 33 giri italiano più venduto e quella registrazione, Va bene, va bene così, è stata un’istantanea del suo successo esplosivo.

Le tracce sulle quali ho lavorato erano piene di problemi: brani incompleti, suoni disturbati, strumenti poco evidenti. Ho usato software avanzati per ripulirli e restituire loro l’energia di quegli anni. Il risultato? Un Unreleased che suona ancora più vivo del disco originale, dove spiccano pezzi come Dimentichiamoci questa città e Asilo Republic, molto più punk e aggressivi.

Questa nuova edizione, che ricostruisce quasi integralmente la scaletta del concerto, ci dà una visione più autentica di Vasco in un momento cruciale della sua carriera, segnato dal successo ma anche dalle difficoltà personali.

L’articolo completo lo trovate qui.

Vasco Rossi - foto Ansa