Quando mi sono messo al lavoro per raccontare Pino Daniele e il suo “Nero a metà” in una puntata di “33 Giri – Italian Masters“, sapevo che questo album, pubblicato nel 1980, rappresenta un momento di svolta non solo nella carriera di Pino, ma anche nella storia della musica italiana.
Per me, questo album è una colonna portante che ha accompagnato molte mie giornate.
È un disco fusion che fonde in modo unico il blues, il soul, il suono brasiliano e la tradizione napoletana, dando vita a qualcosa che ancora oggi rimane ineguagliato.
Come già fatto in tutte le puntate di “33 giri – Italian Masters” il mio obiettivo è stato quello di esplorare le sonorità di questo capolavoro insieme ad un personaggio iconico del mondo dell’artista. Per Pino Daniele ho avuto il piacere di dialogare con Gigi De Rienzo, bassista e produttore di “Nero a metà”. Con lui ci siamo seduti al mixer per analizzare alcune tracce emblematiche.
Isolando i vari strumenti, abbiamo voluto mostrare il livello di dettaglio e di passione che Pino e i suoi collaboratori hanno messo in questo album.
Il primo brano che abbiamo scelto di esplorare è “A me me piace ‘o blues” che appartiene a ‘Nero a metà”.
Gigi De Rienzo ci ha raccontato come il basso sia stato pensato per sostenere la struttura del brano, mentre Enzo Avitabile ha voluto sottolineare che nel brano era presente una sonorità africana, cioè una sonorità meno definita, meno ingabbiata.
Ernesto Vitolo, alle tastiere, ci ha parlato degli accordi utilizzati: accordi cluster che sono stati integrati ad accordi di derivazione jazzistica conosciuti come sus4.
Siamo poi passati ad analizzare “Nun me scoccià”, unico singolo tratto da quell’album che tra l’altro è stato aggiunto in un secondo momento. Gli ospiti presenti nella puntata lo descrivono come un brano in cui domina un blues ‘importante’ durante il quale emerge tutto, proprio come vuole il tratto caratteristico dell’autentica tradizione blues. Si sentono, infatti, i suoni degli altri strumenti sullo sfondo, mentre Pino esegue la sua interpretazione.
Siamo poi passati a “Musica, musica” canzone in cui Pino evidenzia come la musica non sia solo una espressione artistica ma anche un rifugio, una presa di posizione (“Con la musica musica posso dirti anche no”) e “Quanno chiove”, una delle ballate più intense di Pino e, tra l’altro, suo pezzo preferito.
Durante la puntata, abbiamo avuto il piacere di ascoltare artisti come Enzo Avitabile ed Ernesto Vitolo che hanno eseguito una versione acustica di “A me me piace ‘o blues” regalandoci momenti di grande intensità e la cantante Tosca che ha interpretato una versione acustica emozionante di “Quanno chiove” accompagnata dal violoncello di Giovanna Famulari e dalla chitarra di Massimo De Lorenzi.
“Nero a metà è la prima delle autodefinizioni che Pino darà di sé” ci dice Federico Vacalebre, evidenziando anche come Pino Daniele sia stato un artista capace di portare Napoli nel mondo, unendo il dialetto alle sonorità internazionali.
La sua musica resta un ponte tra radici e innovazione, e questo album ne è la prova più evidente.
— La puntata completa la trovate sia su Sky che su NowTv.
— Un breve trailer invece lo potete guardare su YouTube a questo link.
Un ringraziamento particolare ai miei compagni di viaggio: l’autore Edoardo Rossi, il produttore Stefano Senardi, il regista Pepsy Romanoff , l’indispensabile Simona Santandrea e naturalmente tutto il fantastico staff di Except.