Maurizio Biancani Nerozzi

“Freak” di Samuele Bersani raccontato a 33 Giri – Italian Masters

Il successo di Freak: oltre 150.000 copie e un’eredità musicale ancora viva

“Freak” di Samuele Bersani è uno di quegli album che non si dimenticano. Quando fu pubblicato nel 1994, superò subito le 150.000 copie vendute. Oggi, riguardando la puntata di 33 Giri – Italian Masters a lui dedicata, non posso che ricordare con emozione il lavoro svolto in quel periodo. Era il secondo disco che realizzavamo insieme e, come dico a Samuele nella puntata: “Ho realizzato parecchi dischi con te, e Freak lo ricordo con molto piacere, perché erano anni durante i quali si sperimentava”.

Freak di Samuele Bersani: la registrazione nello studio di Lucio Dalla a Bologna

La genesi di Freak ha un luogo simbolico: è infatti stato registrato nello studiolo storico di Lucio Dalla in via d’Azeglio, a Bologna, chiamato “Cagnara”. E proprio Bologna, come ricorda Samuele, è la città che fa da sfondo a tutto questo lavoro:

“È un disco che ho realizzato ad una età importante. Racconta molto bene il mio arrivo a Bologna, il lavoro con Lucio Dalla e Beppe D’Onghia. C’è più ricerca in questo album, rispetto a quello precedente”.

Freak come svolta artistica: il pop d’autore che ha segnato Samuele Bersani

La critica musicale Giulia Cavaliere definisce Freak “un ottimo disco pop” nel significato migliore del termine. Ma non solo. Lo considera un album che vive di incastri tra mondi diversi e che anticipa l’approccio musicale che Bersani adotterà per tutta la sua carriera. Lucio Dalla è coautore di alcuni brani e partecipa attivamente anche con il clarinetto, la fisarmonica e i cori ,con lo pseudonimo di Domenico Sputo. Un sodalizio artistico che sarà determinante anche per altri episodi, come “Canzone”, con parte del testo di Samuele e portata al successo proprio da Lucio.

La canzone “Freak”: significato e ispirazione autobiografica secondo Samuele Bersani

La prima canzone analizzata nella puntata è proprio “Freak”. Un brano che la Cavaliere definisce “Battiatesco”, perché contiene una canzone d’amore, una sociale e una divertente da ascoltare d’estate. Intercetta pubblici diversi.

Samuele rivela che è una storia autobiografica: “Stavo con una ragazza molto “fricchettona”. La accompagnavo ai mercatini: vendeva il nome scritto nei chicchi di riso”.

Toni Puia ci guida nell’ascolto delle chitarre del brano: la parte principale è suonata da Ron, mentre nel coro si riconosce chiaramente la voce di Dalla.

“Spaccacuore” di Samuele Bersani: la storia e il significato del brano più intenso di Freak

Uno dei momenti più intensi è quello dedicato a “Spaccacuore”. Samuele canta il brano live durante la puntata, e racconta come è nato: “Ho scritto la strofa di notte nello studio di Lucio. Mi sembrava molto bella e ho scritto il ritornello con Beppe D’Onghia che è anche il produttore del disco. Ricordo anche come ho scritto il resto del testo: Lucio mi prestò una casa vicino a Urbino. Appena arrivai accesi la tv, una falena si attaccò allo schermo e quando la spensi, cadde.” E’ da qui che è nata la prima frase della canzone.

Toni Puia fa notare come la chitarra acustica, quasi in lontananza, accompagni il tutto in modo delicato.

Durante la puntata faccio una sorpresa a Samuele facendogli ascoltare la versione inglese del brano… che ho ritrovato in uno dei nastri a 24 tracce analogici. Intercettiamo un ennesimo coro di Lucio. Una bella emozione.

“Cado giù”: l’esperimento elettronico di Samuele Bersani nel disco Freak

La terza traccia analizzata è “Cado giù”, un brano che Samuele definisce “ipnotico”. Qui la componente elettronica prende il sopravvento; la canzone è solo vagamente autobiografica e Samuele inserisce delle parti fantasiose (ad esempio quando parla degli studi da geometra). Il videoclip del pezzo è stato girato sulla torre Garisenda di Bologna: un’idea abbastanza audace, ma che rende il videoclip unico nel suo genere.

“Cosa vuoi da me”: influenze musicali e arrangiamenti con Lucio Dalla

In “Cosa vuoi da me” si sente chiaramente l’influenza dei Waterboys, e in particolare di “Glastonbury Song”. Bersani racconta che stava ascoltando molto quella musica in quel periodo.

Il brano, come anche “Spaccacuore”, è stato arrangiato insieme a Lucio Dalla.

Il Premio Tenco e l’ingresso nell’Olimpo della musica italiana

Durante la puntata, Stefano Senardi ricorda che Samuele, pur giovanissimo, era già stato riconosciuto dal Premio Tenco, entrando di diritto nell’Olimpo degli autori italiani, segno tangibile del valore e della maturità artistica di Bersani.

Barcarola Albanese: significato e messaggio sociale nell’ultimo brano di Freak

La puntata si chiude con un’esibizione live di “Barcarola Albanese”. Un momento toccante. Bersani canta con grande intensità un brano che affronta il tema dell’emigrazione e della speranza.

Riascoltare Freak a distanza di anni e analizzarlo con Samuele è stato emozionante, sia perché è un disco che contiene sperimentazione e poesia, sia perché in questo album c’è la presenza costante di Lucio: in studio, nei suoni e nei testi.

Ringrazio chi, durante la puntata, ha partecipato insieme a me al commento di questo disco: Giulia Cavaliere – critica musicale, Toni Puia – chitarrista, Stefano Cenci – tastierista e arrangiatore e Stefano Senardi – storico produttore e discografico.

La puntata completa la trovate sia su Sky che su NowTv.

— Un breve trailer invece lo potete guardare su YouTube a questo link.

Un ringraziamento particolare ai miei compagni di viaggio: l’autore Edoardo Rossi, il produttore Stefano Senardi, il regista Pepsy Romanoff , l’indispensabile Simona Santandrea e naturalmente tutto il fantastico staff di Except.

Samuele Bersani sorridente seduto a un pianoforte con sfondo drappeggiato rosso, in uno scatto pubblicato da Vanity Fair
Samuele Bersani - Foto: Valentina Colosimo / Getty Images per Vanity Fair